Friday, February 10, 2017



e poi d'improvviso ti ritrovi a scrivere, sull'autobus, al bar, nei corridoi d'attesa, sul davanzale della finestra, in viaggio, alle fermate del tram, scendendo le scale, ovunque ti trovi e persino il tuo scritto inizia a migrare, a viaggiare con te, a perdersi tra i tuoi pensieri in movimento e le nuove pagine riflettono momenti di rifugio e incertezza. 
Cosi' io ricomincio a scrivere...
la sensazione di sporcarsi le mani, diperdersi tra i pensieri e dedicarne tempo di sospensione e riflessione
scopro ora un nuovo modo di scrivere a volte usando una nuova app dell'iPad che mi ricorda le vecchie macchine da scrivere dove le lettere si susseguono in un ritmo vertiginoso. altre volte lasciando la penna scorrere su piccoli quderni dalle sprofondanti pagine bianche o con pois naive...
di nuovo il volo pindarico della scrittura creativa mi cattura con nero su bianco ed io mi lascio avvolgere da questo inchiostro invisibile, mossa da domande che guidano il mio andare a tratti disorientandolo. 
le parole si muovono, appaiono disappaiono si sfocano 
respirano. 
bello vedere questi foglio pieno di cancellature, sbavature, 
sfumature di scritture e riscritture...
pagine abitate da orizzonti sconosciuti...che rivelano l'identita nel loro crearsi e ricrearsi emergere ed affondare. 

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